Hypholoma fasciculare (Huds. : Fr.)
Sinonimi:
Dryophila fascicularis (Huds.) Quél.
Dryophila fascicularis var. fascicularis (Huds.)
Geophila fascicularis (Huds.) Quél.
Hypholoma fasciculare (Huds.)
E' la specie che più facilmente viene scambiata, per qualche somiglianza e per il modo di crescita, con il Chiodino buono (Armillaria mellea), da cui deriva il nome di Falso chiodino. L'Hypholoma fasciculare, ben noto anche sotto il nome comune di "Zolfino", è uno tra i funghi lignicoli più diffusi in assoluto. Molto variabile nelle dimensioni, cresce per quasi tutto l'arco dell'anno su legno, sia di Conifere che di Latifoglie. Come si evince dal nome comune, il colore che domina in questo fungo è il giallo zolfo, presente sia sul gambo che sul cappello .E' un fungo tossico dal sapore amarissimo, per fortuna, poiché, questa caratteristica,all'assaggio può evitare l'errore, è, quindi, un fungo che va decisamente evitato e che può provocare seri avvelenamenti di natura gastroenterica. Il Cappello é carnoso, emisferico, poi campanulato, poco umbonato al centro, di colore giallo-solfino, rugginoso al centro. il margine é sottile e spesso sfrangiato. Le Lamelle sono raggiate, fitte, annesse al gambo, prima di colore giallo, poi verdognole e infine bruno-olivastre. Il Gambo cilindrico, cavo, lungo e sottile, di consistenza elastica, di colore giallo più scuro alla base, mancante di un vero anello, sostituito da filamenti detti velo o cortina, non sempre visibili. La Carne, di colore giallastro, ha Odore sgradevole e Sapore molto amaro. Fruttifica da Aprile a Novembre, un po' ovunque, in grandi cespi su tronchi o su ceppaie o su terreno vicino a vecchi alberi. Attacca sia legno morto (saprofita) che legno vivo (parassita), causando la carie bianca di radici e tronchi di Latifoglie e di Conifere. TOSSICO (Estratto da scheda Micoweb del Micologo : Giovanni Di Bella)
Armillaria tabescens (Scop.)
Sinonimi
Armillaria socialis (DC.: Fr.) Fayod
Clitocybe tabescens (Scop.) Bres.
Cappello carnoso, convesso, poi appianato depresso, umbonato; orlo sottile, involuto e lobato; bruno-rossastro o bruno-giallo, ricoperto da squamette più scure. Lamelle fitte, appena decorrenti al gambo, da biancastre a rosa bruno, o concolore al cappello. Gambo pieno, alto, cilindrico, fibrilloso, liscio, colore ocra-bruno o rossiccio pallido, attenuato alla base, per compressione, con altri gambi dello stesso ceppo. Tipicamente privo di anello. Carne biancastra, fragile nei cappelli, elastica e più coriacea nei gambi. A volte quasi legnosa alla base dei cespi. Odore forte, più o meno gradevole, dolce ed acidulo. Sapore dolce, a volte con retrogusto leggermente amarognolo. Un po' acidulo e marcatamente amarognolo negli esemplari più vecchi che talvolta risultano anche un pò viscidi. Specie cespitosa, fruttifica in autunno nei boschi di latifoglie, in gruppi sulle radici o sulle ceppaie. BUON COMMESTIBILE dopo prolungata prebollitura. (Estratto da scheda Micoweb del Micologo : Giorgio Materozzi)
Armillaria mellea (Vahl : Fr.)
Sinonimi
Armillariella mellea (Vahl : Fr.) P. Karst. 1881
Clitocybe mellea (Vahl : Fr.) Ricken 1915
Sicuramente tossico da crudo o malcotto, si raccomanda di cuocerlo bene e di non consumare esemplari che siano stati sottoposti ad un processo di congelamento anche parziale. Trattasi del famoso Chiodino. La grande variabilità cromatica del Cappello, va messa in relazione all'essenza vegetale su cui si sviluppa il fungo. E' di colore giallo-miele sui Pioppi, sulle Robinie e sui Gelsi. Brunastra sulle Querce, grigio-nerastra sul Sambuco e bruno-rossiccia sulle Conifere. Questo fungo, reputato da molti tra i migliori e periodicamente oggetto di spietate cacce autunnali, é, in realtà, uno dei maggiori responsabili degli innumerevoli casi di intossicazione che, ogni anno, affollano gli Ospedali. E' un soggetto che necessita di accurata cottura, il gambo, in particolare, è talmente fibroso da dover essere totalmente eliminato, prima di procedere alla necessaria prolungata bollitura (circa 30 minuti) anche per evitare frequenti sgradevoli blocchi della digestione. Si ricorda inoltre che, tra i funghi lignicoli e cespitosi, troviamo molte specie confondibili con le Armillaria, tra le quali alcune decisamente pericolose. Il Cappello, carnoso a forma di chiodo, membranoso, umbonato al centro di colore giallo-miele, rossiccio, brunastro, possiede orlo sottile appena striato. Le Lamelle, relativamente fitte e leggermente decorrenti sul Gambo, sono di colorebianco, rosate a chiazze rossastre. Il Gambo é cilindrico, ingrossato alla base, saldato con altri esemplari (cespitoso), pruinoso e di colore giallo-brunastro. L'anello é bianco, giallino, striato e persistente. La Carne é soda nel Cappello e nella parte superiore del Gambo. L'Odore é fungino, il Sapore dolce-acidulo con retrogusto amarognolo. Cresce in Autunno come parassita di ceppi e tronchi di albero, ai quali causa spesso la morte. COMMESTIBILE (Estratto da scheda Micoweb del Micologo : Giovanni Di Bella)
Armillaria ostoyae (Romagnesi)
Cappello prima emisferico, poi convesso ornato da squame bruno olivastre che diventano più scure nel tempo; margine involuto spesso rivestito da residui cotonosi di velo. Lamelle bianco crema, adnate, ma spesso decorrenti per un piccolo tratto, a volte con qualche tonalità bruna. Gambo ciliindrico, pieno all'inizio, poi diventa cavo; bianco-sporco sopra l'anello, sotto tende al marrone ed è fibroso. Anello bianco, fioccoso. Carne biancastra, fibrosa, più coriacea nel gambo. Odore gradevole e Sapore dolciastro ed amarognolo, a volte un poco sgradevole, resinoso. Cresce in autunno, spesso cespitoso, su ceppaie o radici marcescenti in boschi di conifere BUON COMMESTIBILE dopo prolugata prebollitura. Il colore marrone e le forme caratteristiche che compaiono sul cappello lo distinguono da tutte le altre Armillaria
Armillaria gallica Marxmüller & Romagnesi
Cappello inizialmente convesso, poi più spianato, umbonato, margine lievemente striato e fioccoso dal giallo ocraceo al nocciola, fino al marrone scuro. Cuticola granulosa o escoriata soprattutto al centro. Lamelle subdecorrenti, fitte, inizialmente bianche, poi gialle, infine con chiazze rossastre. Gambo clavato, pieno e consistente, con base bulbosa, a volte di larghezza considerevole, striato, con fibrille e residui del velo. Colore bruno, con base più scura. Anello giallo, giallo-sporco, fragile, spesso sfrangiato o consunto in età avanzata. Carne soda sul cappello e nella parte superiore del gambo, coriacea e fibrosa nella parte inferiore, legnosa vicino al substrato di crescita, di colore bianco, carnicino in età avanzata. Odore intenso, gradevole, fungino come di humus, Sapore grato, aromatico, con retrogusto amarognolo. Cresce in autunno, gregario oppure cespitoso, sui tronchi marcescenti. COMMESTIBILE sempre dopo lunga prebollitura.
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