Cantharellus melanoxeros  Desm.

Cappello: 3÷6 cm, carnoso, pieno e sodo. Prima convesso, poi aperto, molto lobato e gibboso e ± depresso. Margine irregolare, incurvato, poi disteso che tende ad annerire. La cuticola è finemente pruinosa, feltrata, di colore crema-ocra, giallo fulvo, olivastro al centro. Imenoforo: è formato da pieghe o pliche, molto fitte, anastomosate, forcate e decorrenti sul gambo. Di colore rosato - lillacino, debolmente violetto. Gambo: pieno e carnosetto, irregolare e contorto, liscio o leggermente canalicolato. Glabro ed opaco, dello stesso colore del cappello, debolmente rosato all’attaccatura con l’imenoforo, annerente con l’età o per essiccazione. Carne: abbastanza consistente, fibrosa, tenace ed elastica, di colore giallastro sporco, progressivamente annerente con l’esposizione all’aria. Odore debole ma gradevole, Sapore mite. Habitat: cresce dalla fine dell’estate a tutto l’autunno nei boschi di latifoglie, soprattutto faggete, su terreni silicei e argillosi, per lo più si presenta cespitoso. COMMESTIBILE ma protetto per la sua potenziale rarità.

Nota: 
E’ una Cantharellacea che si caratterizza per l’annerimento della carne e per il colore lillacino delle pieghe dell’imenoforo. E’ comunque simile ad altre specie a carne gialla del genere Cantharellus, specialmente quando ancora non presenta i caratteristici annerimenti.
(Estratto da scheda  Micoweb del Micologo : Giorgio Materozzi)

Craterellus cornucopioides  (L.) Pers.

sinonimi:
Agaricus cinereus Batsch
Cantharellus cornucopioides (L.) Fr.
Craterella nigrescens Pers.
Craterellus ochrosporus Burt, Ann. Mo. bot. Gdn 1: 334 (1914)

Fungo molto ricercato dagli estimatori che lo usano spesso, essiccato e polverizzato, come condimento. Viene chiamato "trombetta dei morti", non tanto per il colore scuro, ma perché spunta intorno al 2 novembre, giorno della Commemorazione dei Defunti. Il Cappello, ovviamente a forma di tromba, é interamente cavo fino alla base del gambo. Di colore bruno grigiastro tendente al nero. L'Imenio, grigio cenere, é liscio negli esemplari giovani e va, via via, rendendosi sempre più rugoso con l'età. Il Gambo, imbutiforme, cavo e costituito essenzialmente dallo strato corticale che sostiene l'intero corpoforo, E' irregolare nella forma. La Carne, sottile ed elastica, é inizialmente grigia, per diventare subito nera. L'Odore é gradevole, fruttato, che aumenta notevolmente in caso di essiccazione. Il Sapore é caratteristico, dolce ed aromatico. Cresce in Autunno, sicuramente gregario a gruppi anche molto numerosi, in terreni umidi di boschi di Latifoglie, spesso sotto le foglie, nei pressi di tronconi di legno marcescenti. BUON COMMESTIBILE.

Curiosità:
Il nome "Trombette dei morti" non è dovuto al colore nero, ma al fatto che si sviluppa attorno al 2 novembre, ricorrenza dei defunti. Fungo molto caratteristco per l'aspetto morfologico a tromba, per i suoi cromatismi nerastri, per il suo crescere densamente aggregato e subcespitoso, per il suo odore e sapore aromatico fungino.

Cantharellus lutescens  Fr.

Sinomimi :
Agaricus aurora Batsch, Elench.
Cantharellus aurora (Batsch)
C. infundibuliformis var. tubiformis
(Schaeff.)

Cappello
bruno su sfondo arancio, è elastico, con margine irregolare e frastagliato. L' Imenio è inizialmente liscio poi si presenta con venature larghe ed irregolari, con rilievi lamellari irregolari rosa salmone o giallo arancio. Il Gambo è irregolare, più largo in alto e più svasato verso la base, spesso ricurvo, normalmente, a maturità, più lungo del diametro del cappello. E' cavo, poco carnoso e liscio, di colore giallo oro con la base, a volte, biancastra. La Carne è delicata, minuta, elastica, di colore giallo crema. L' Odore è abbastanza forte, di frutta. Il Sapore è gradevole, dolce. E' un Fungo, abbastanza comune al Nord,che cresce in gruppi numerosissimi, nei boschi di Latifoglie ed Aghifoglie, preferibilmente in luoghi umidi, dall'estate e fino ad autunno inoltrato. Nel Centro e nel Sud Italia (in assenza di gelate significative) fino all'inverno, Si rinviene anche nelle torbiere e nelle faggete a suolo acido. Nel Lazio lo troviamo nelle Corbezzolaie costiere nella zona di Allumiere. E' BUON COMMESTIBILE, si presta bene all'essiccazione. E' molto conosciuto (specialmente al Nord) con il nome popolare di "Finferla", dove risulta essere tra i funghi più ricercati nella stagione autunnale, anche perchè, oltre ad essere gustoso, è molto abbondante nelle stazioni di crescita. E' facile confonderlo con il Cantarellus tubaeformis (anch'esso commestibile) che è di colore grigio bruno o, a volte, giallo citrino più o meno soffuso di un colore fuligginoso-olivaceo. L' Imenio possiede pliche lamellari ed è molto meno profumato. (Estratto da scheda  Micoweb del Micologo : Giorgio Materozzi) 

Cantharellus tubaeformis  (Fr.)

Sinomimi:
Agaricus cantharelloides Bull.
Agaricus cantharelloides Sowerby
Cantharellus cantharelloides Quél.
Cantharellus infundibuliformis (Scop.) Fr.
C.infundibuliformis var. subramosus Bres.

Cappello inizialmente convesso e ombelicato, con margine sottile e leggermente ricurvo poi ondulato. Con depressione centrale che si accentua nel tempo a mò di trombetta. Giallo grigiastro/brunastro con il margine più chiaro. L'Imenoforo è formato da pliche giallo grige/brunastre (più chiare rispetto al cappello) e nervature ramificate decorrenti sul gambo. Il Gambo, giallo grigiastro e per buona parte vuoto, è irregolarmente cilindrico. Più grande in alto, con scanalature ad andamento verticale che si attenuano verso la base, è spesso vuoto nella parte superiore fino a comunicare con il cappello (effetto trombetta). La Carne è piuttosto sottile minuta, bianca, esigua ed elastica. Sapore dolciastro e Odore debolmente fruttato. Fruttifica in boschi di conifere, ma anche di latifoglie, specialmente nelle zone umide e ricoperte da muschio, quasi sempre in gruppi numerosi, dalla tarda Estate all'autunno anche molto inoltrato. È un BUON COMMESTIBILE. Molto simile a Cantharellus lutescens con il quale condivide habitat e periodo di crescita. Sono facilmente confusi dal neofita nonostante il lutescens si presenti con un cappello più frastagliato e imenoforo dalle tonalità molto più aranciate. (Estratto da scheda  Micoweb del Micologo : Giorgio Materozzi) 

 

Cantharellus cinereus  (Pers.:Fr.)

Sinomimi :
Cantharellus hydrolyps J. Schröt.
Craterellus cinereus (Pers.) Pers.
Merulius cinereus Pers.
Pseudocraterellus cinereus (Pers.) Kalamees
Xerocarpus cinereus (Pers.) P. Karst.

Cappello imbutiforme o leggermente squamoso, con margine molto irregolare, ondulato, da nero bruno a grigio nero a grigio nocciola chiaro a tempo secco. L'imenoforo è costituito da Pseudolamelle decorrenti con nervature evidenti, pronunciate e irregolarmente ramificate, di color grigio bluastro, poi grigio cenere. Il Gambo, fibroso, é grigiastro fuliginoso, con forma irregolarmente cilindrica e spesso ricurvo. La Carne é color bianco grigiastra, tenace e l'Odore ricorda vagamente quello della Prugna, il Sapore è dolciastro. E' un BUON COMMESTIBILE e la sua carne soda, regge molto bene la cottura. Può essere essiccato, sbriciolato e spolverato sulle pietanze. Si può confondere con il Craterellus cornucopioides (anche lui buon commestibile), che, per contro, ha il cappello cavo che si prolunga fin quasi alla base del gambo ed inoltre é sprovvisto di pseudolamelle avendo l'imenio liscio. Più carnoso del Craterellus cornucopioides, con il quale viene spesso confuso. Non é molto diffuso, ma appare numeroso nelle stazioni di crescita a gruppetti numerosi, generalmente ciuffi, in boschi di Latifoglie, in Autunno, fino all' Inverno. (Estratto da scheda  Micoweb del Micologo : Giorgio Materozzi) 

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